Le terapie non finiscono mai. Si corre il rischio di andarci per sempre.
Niente di più falso. La terapia inizia e finisce quando decide la persona. Il terapeuta può esprimere il proprio parere professionale, ma non può in nessun modo contestare o influenzare l’opinione della persona o cercare di fargli cambiare idea. Il codice deontologico è molto chiaro su questo.
Uno poi diventa dipendente e non riesce più a farne a meno.
Come ciascun altro professionista, chi lavora in area psi ha interesse a fare bene il proprio lavoro, sia per il bene della persona che per il proprio. Se si dovesse presentare questo problema, il terapeuta saprà affrontarlo insieme alla persona.
Dallo psicologo\psicoterapeuti\psichiatri ci vanno i matti. Io ho solo un po’ di ansia.
È vero che soffrire di ansia, depressione, anoressia, problemi psicosomatici o fare fatica a gestire lo stress non vuol dire essere matti. È altrettanto vero che queste difficoltà sono complesse e se trascurate e trattate in modo non professionale possono peggiorare o cronicizzarsi. In fin dei conti, tutti facciamo l’igiene dentale come atto di prevenzione e non andiamo mica più dal barbiere a toglierci i denti!
Sono tutti ciarlatani, io alla psicologia non ci credo.
Tutti possediamo una psiche, nessuno di noi è un robot. E questo è un fatto. Un altro fatto è che la clinica procede con il procedere della ricerca che viene fatta in ambienti accademici e di laboratorio, non in segrete buie e umidicce. Le teorie di riferimento sono frutto di vite di medici e psicologi spese a studiare e a fare pratica. Freud viene studiato nelle scuole di mezzo mondo. La cartomanzia no. La mente è indagata ed indagabile come qualunque altra parte di noi. Ci sono scoperte mediche che sono nate da un’intuizione la quale ha portato alla costruzione di modelli che sono stati verificati solo diversi anni dopo, quando siamo riusciti ad inventare gli strumenti adatti per “vedere” ciò di cui avevamo teorizzato, come per esempio la doppia elica del DNA. La geometria, che tutti ritengono così concreta, si basa su assiomi, che sono affermazioni non verificabili e prese per vere perché utili. Ora, possiamo anche non credere al fatto che da due punti passa una e una sola retta, ma sfido chiunque a costruire una casa senza utilizzare questo assioma. Poi chiunque è liberissimo di non credere alla psicologia, alla sociologia, all’antropologia e alla medicina come modi di studiare l’Uomo.
Detto questo, è pur vero che in ogni professione ci sono i ciarlatani, gli incapaci, e i disonesti. L’unico modo di combatterli è fare cultura, informazione e impegnarsi a fondo nel proprio lavoro.
A tale scopo a questo link è possibile consultare il codice deontologico degli Psicologi
http://www.ordpsicologier.it/home.php?Lang=it&mItem=205&Item=deontologia_new&Menu=1